Il mese di aprile volge al termine e con l’arrivo della festa del lavoro sale la frenesia da Festival. La kermesse francese segna l’inizio dell’alta stagione, nonostante il clima sia ancora ballerino (per non dire freddino), mancano pochi giorni prima di ritrovarci in compagnia di 5.000 addetti ai lavori a fare la fila (non sarò mai grata abbastanza al signor iPad per aver inventato quel simpatico oggettino che rende le attese produttive e meno snervanti) per vedere i film in anteprima mondiale/internazionale più attesi del prossimo anno.
Superato il momento in cui tronfi abbiamo esibito il passaporto e ci siamo fatti belli con amici e conoscenti stranieri, giacché il poster di questa 67° edizione rende omaggio al NOSTRO Marcello Mastroianni, abbiamo avuto i primi mancamenti consultando il programma di questa edizione. Il Concorso Internazionale e la sezione Un Certain Regard, sono un’istigazione alla fila notturna, pur di aggiudicarsi una poltrona in sala!
Come da tradizione, gli organizzatori spavaldi hanno fatto confluire sulla Croisette, al fine di darsi battaglia per l’ambita Palma d’Oro, dei veri mostri sacri. La nostra Alice ROHRWACHER se la dovrà vedere nel Concorso Internazionale, solo per citarne alcuni, con David Cronenberg che dirige Julianne Moore, Mia Wasikowska e Robert Pattinson, i fratelli Dardenne, la giovane promessa Xavier Dolan, Atom Egoyan, Jean-Luc Goddard, il premio Oscar® Hazanavicius, Tommy Lee Jones, Ken Loach e molti altri.
In Un Certain Regard, Asia ARGENTO invece sarà in compagnia degli esordienti (si fa per dire) Ryan Goslying, Mathieu Amalric (con un film che pare sia una meraviglia) e Wim Wenders. Per non parlare delle follie di mezzanotte che ospiteranno, tra l’altro, il nuovo lavoro del regista di “Animal Kingdom” David Michôd, interpretato sempre da Guy Pearce e (di nuovo) con Robert Pattinson. E, ciliegina sulla torta, Fuori Concorso c’è il film di animazione “Dragon Trainer 2” per celebrare alla grande il 20° compleanno della DreamWorks. I più resistenti, qualora non ne avessero abbastanza (sarcasmo), potrebbero finire con qualche classico del cinema ridonato agli antichi fasti.
Inutile affermare il contrario, anche nel nuovo millennio Cannes si distingue per mantenere alta la nomea della famosa (o famigerata) grandeur francese che ci impone levatacce all’alba e molte lamentele prima del tramonto; e per farci trascorrere dieci giorni in cui ad ogni pellicola persa, pur coscienti che presto o tardi arriverà anche nel nostro Paese, crederemo di esserci appena strappati una costola.
Quindi, più agguerriti del 2013 e più attrezzati del 2012 (ricorderete il post dell’epoca), questo maggio 2014 senza ombrello, indossando una tecnologica giacca vulcanizzata e i sempre utili occhialoni da sole, ci stampiamo un bel sorriso e stoicamente ci prepariamo agli innumerevoli (decisamente inutili) pranzi al sacco in interminabili (e disorganizzate) file in balia delle intemperie… ça c’est le Festival de Cannes e il giorno che dovesse prendere in prestito piccoli accorgimenti dai concorrenti, diventerebbe strabiliante :)
E ora tutti a Cannes che la Principessa Grace, solo per una sera, sta per rivivere!
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”