Pubblico con gioia il post scritto sull’onda dell’emozione durante il Toronto Film Festival a settembre 2013, rimasto in bozze per sette lunghi mesi (esattamente dal 10.09.2013 ore 3:08). Ho atteso con impazienza che arrivasse il fatidico giorno e oggi, infine, approda nei nostri cinema il dolce e ironico film “Fading Gigolo”, una pellicola imperdibile.
Sono nata il secolo scorso e, lo so, fa ridere perché non sono ancora arrivata agli “anta”, ma tecnicamente è così. Non essendo una nativa digitale, nella mia memoria risiedono ricordi di giochi che prevedevano il rischio di prendersi il tetano, di mamma che alla sera mi leggeva la favola della buona notte sfogliando le pagine di un libro segnato dal tempo e di quel pomeriggio nella Grande Mela in cui, mentre entravo in una delle tante piccole e impolverate librerie alla ricerca di un tomo introvabile, mi sono sentita per la prima volta grande.
Il nuovo millennio ha introdotto nelle nostre vite molti vantaggi grazie alla tecnologia, ha spazzato via le croste sulle ginocchia dei bambini e ha abolito i famigerati scappellotti ma ora si sta rubando le mie amate pagine ed è proprio questa sofferenza il motivo per cui ho immediatamente amato la minuscola, calda e accogliente libreria newyorchese in cui si presentano agli spettatori Fioravante e Murray, i protagonisti del film “Fading Gigolo”.
I due uomini sono legati da una lunga amicizia e proprio da quei libri che a causa dei tempi che cambiano rimarranno invenduti, imponendo loro la chiusura del negozio e di trovare un altro pretesto per rimanere uniti. Murray (Woody Allen) pare avere un’idea: far entrare la professione più vecchia del mondo – che mai nessuna evoluzione epocale è riuscita a estinguere – nelle loro vite! E questa folle impresa gli riuscirà, ovviamente, con la classe di un librario.
John Turturro alla sua quinta prova dietro la macchina da presa con “Fading Gigolo” ci regala un sogno, una favola che profuma di altri tempi ma rimane universale nel messaggio. La solitudine, la voglia di essere amati e di dimenticare con il sesso il vuoto che spesso risiede dentro di noi sono i pilastri di una storia che parla di umane debolezze, di amicizia, di complicità, di persone comuni che si ritrovano a vivere una non programmata avventura. Il nostro Fioravante (John Turturro) che seduce, nell’ordine, una Sharon Stone che nonostante il tempo è di una bellezza imbarazzante, la vulcanica Sofia Vergara e la fragile (per lo meno nel film) Vanessa Paradis, ė davvero una esperienza da non perdere!
Ogni scena, ogni inquadratura, tutto in questa pellicola trasuda poesia, musica e – soprattutto – sensualità al punto che a più riprese ci viene voglia di alzarci e trascinare il nostro vicino in un tango conturbante. “Fading Gigolo” ė quel che si suole dire una magnifica sorpresa: le battute sono sottili, divertenti, mai volgari e, complice una luce caldissima e avvolgente, ha un non-so-che di magico che rende l’atmosfera ancora più intrigante e divertente.
Voto: 7. Un fascinoso racconto di perdite, conquiste, seduzioni e voglia di vivere in cui un manipolo di grandi attori ci ricorda quanto il cinema possa essere una fabbrica di sogni, quanto le risate possano essere liberatorie e quanto le nostre vite, con le loro imperfezioni e debolezze, grazie ad un buon narratore, possano diventare davvero speciali.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Patinato, cortese d’altri tempi, come lo gigolò per caso Turturro…la luce e l’atmosfera rilassata anche di fornte a temi pruriginosila sua forza, insieme all’ironia (più o meno) sottile che solo un circonciso può permettersi di fare con tanta grazia verso l’interpretazione del sesso fornita dai membri più anziani ed ortodossi della comunità a cui appartiene il nostro amato Woody.
Mi rimane solo irrisolta ed incomprensibile la svolta finale della vedova Paradis e il finale, piacevolmente aperto.