Belle anzi Bellissime, dive anzi le più grandi stelle hollywoodiane, donne stupende, indimenticabili icone d’eleganza, attrici dallo charme unico si possono (ri)incontrare in questi giorni alla Casa del Cinema in Largo Mastroianni a Roma. In una cornice intima, ventisei divine degli anni ‘50 sono state reinterpretate dal fotografo Antonio Barrella il quale le ha fatte idealmente posare in prossimità dei più conosciuti monumenti della moderna Capitale.

Il noto artista partendo da alcuni scatti gelosamente conservati negli archivi di moda e cinema, con l’ausilio del mash-up, è riuscito, infatti, a calare in un contesto attuale, talvolta nascosto, donne di altri tempi, ambasciatrici della classe, del buon gusto e del made in Italy inteso come haute couture, che contribuirono a creare la Hollywood sul Tevere.

E così, oggi, in occasione dell’8° edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, assistiamo a una mostra che unisce cinema e moda: rivediamo meravigliose attrici che tanto hanno fatto sognare grandi e piccini, uomini e donne, passeggiare in luoghi celebri e celebrati di quella città in cui spesso recitavano in abiti sontuosi, alcuni dei quali passati alla storia, come quello creato da Fernanda Gattinoni in collaborazione con Maria de Matteis, indossato da una regale e giovanissima Audrey Hepburn in “Guerra e Pace” (1956, regia di King Vidor).

Visitare la mostra significa, infatti, tornare nell’immediato dopoguerra, quando il nostro bel Paese era in piena ricostruzione e vi era grande entusiasmo nell’aria, grazie al quale Roma capitale iniziò a spiccare per una nuova e particolare arte: l’alta moda, dallo stile inconfondibile ma un poco più avvicinabile di quella delle maison francesi. Parliamo di Fernanda Gattinoni, appunto, ma anche delle sorelle Fontana, di Emilio Schuberth, di Roberto Capucci e di molti altri nomi all’epoca emergenti, temuti oltralpe non appena iniziarono ad avvertire gli effetti di questa ventata di freschezza e charme.

Accurata la scelta degli scatti, la sovrapposizione tra passato e presente, perfetta fusione che li rende quasi senza tempo, eterni, come eterno è il ricordo di queste stelle ed eterna è la città che le (ha) ospitate. Bellezza, cinema e attrici legate alla moda sono i cardini di un’esposizione magica, che ci riporta alla memoria immagini dell’infanzia, momenti andati in cui, guardando un film, sognavamo di essere al posto di quelle irraggiungibili donne, di indossare i loro abiti da sogno passeggiando nella città dal glorioso passato, illudendoci per qualche ora di essere stupende dive americane, ammirate e corteggiate grazie anche a quel guardaroba da mille e una notte.

Questa piccola ma fascinosa esposizione, nata grazie agli sforzi del curatore Stefano Dominella (Vicepresidente Sezione Tessile, Abbigliamento e Moda di Unindustria) in collaborazione con la giornalista Danila Bonito, unisce più arti con un tale impatto da rendere visibile il concetto di glamour. Le foto e l’ausilio di un grazioso video, in cui scorrono immagini impresse nella memoria collettiva come Kim Novak in chiffon nero nel film “Vertigo” o una scatenata Ingrid Bergman in raso azzurro sulla pista da ballo di “Fiori di Cactus”, sono state una meravigliosa evasione dalla concitazione del Festival del film.

Qualora fossimo riusciti a solleticare la vostra curiosità, vi ricordiamo che la mostra, inserita nella sezione RISONANZE del Festival del Film, è visitabile sino all’8 dicembre alla Casa del Cinema. Tutti i dettagli li potete trovare sul sito ufficiale