Campagna irlandese. Venetia Casey è una donna forte, vivace e ottimista, il cui 38enne marito Conor è stato colpito da un ictus devastante, che ne ha non tanto minato il fisico quanto fortemente cambiato la personalità: era abilissimo ebanista, ballerino entusiasta, amante appassionato, padre presente, ora è chiuso, passivo, collerico. Venetia si trova così tutto il peso della famiglia sulle spalle: la piccola Noni è curiosa e gioiosa come tutte le bimbe di 5 anni, ma il 14enne Lenny, vittima dei bulli della scuola, soffre moltissimo l’assenza della figura paterna. Accanto a loro Ted Fielding, neuropsicologo americano incaricato di documentare per due mesi con una videocamera quel raro caso clinico.

Edward MacLiam © MaSeDomani

Tra la diffidenza di amici e familiari (infastiditi da questo estraneo che sottopone il loro caro a test come fosse una cavia da laboratorio) assistiamo al rapporto quotidiano fra il freddo, analitico, quasi maniacale Ted, medico che non cura ma si limita ad osservare, e Conor, ridotto a spento, farfugliante fantasma di se stesso. La trascinante vitalità di Venetia, ancora innamorata del marito e che rifiuta di arrendersi, sembra inesauribile. Anche l’inibito Ted pare ammorbidirsi a contatto con questa famiglia impegnata ad imparare a crescere intorno ad un marito e padre così cambiato. Ma la continua presenza di Ted in casa finisce per mettere a rischio ruoli ed emozioni di tutti.

E’ una storia semplice e sincera, raccontata affettuosamente, con humor e senza pietismo, fotografata con pulizia e senza fronzoli. E imprevedibilmente, dato l’argomento, è un film divertente e positivo, da cui si esce con animo leggero.

Ottima la scelta degli attori, a cominciare dalla bellissima, travolgente, ironica “rossa” Maxine Peake. Eccellente la prestazione di Edward MacLiam, che dà di Conor una rappresentazione realistica senza mai indulgere nel pittoresco. Sorprendente per efficacia, nella parte del dottor Ted, la star del Saturday Night Live Will Forte, al suo debutto nel genere drammatico.

La californiana Steph Green vive tra Los Angeles e l’Irlanda. Si è dimostrata qui regista sensibile e preparata e ottima direttrice di attori.

RUN & JUMP, di cui è anche sceneggiatrice con Ailbhe Keogan, è il suo primo lungometraggio; dopo un’apprezzata première al Tribeca Film Festival 2013, lo scorso luglio ha vinto il Premio per il Miglior Film Irlandese e Migliore Opera Prima al Festival di Galway.

RUN & JUMP - Official Tribeca Trailer