“Wrong Cops” porta il sereno in Piazza Grande. Dopo notti impegnative, infine, gli impavidi che hanno sfidato la pioggia dei giorni scorsi, ieri sera sono stati premiati da una doppia proiezione: l’italiano “La Variabile Umana” alla presenza di Silvio Orlando e a seguire “Wrong Cops”. Torna quindi a Locarno, e sempre in Piazza, il regista che alla scorsa edizione presentò al pubblico quel “Wrong” che personalmente ho trovato oltremisura sgangherato e poco adatto a coloro che posseggono una mente razionale.
A questo giro tutto è molto più semplice, ma non meno fuori dagli schemi. Quentin Dupieux ci porta in un’America di un’epoca indefinita (che però risente del passaggio attraverso anni ’80) in cui un manipolo di poliziotti inganna il tempo dedicandosi a varie attività più o meno hobbistiche. Ovviamente i nostri protagonisti non sono l’emblema delle buone maniere, non brillano per intelligenza e non vorremmo mai incrociarli. Perché gli agenti che sfilano davanti ai nostri occhi sono politicamente scorretti, non rispettano il proprio distintivo e si fanno bellamente i fattacci propri, il che non sempre implica che si dedichino a traffici leciti.
Commedia ricca di battute, di scene spinte (che grazie al cielo mai raggiungono il limite dell’insopportabile) e ricolma di attori con un’espressività convincente (tra i quali spicca un Marlyn Manson in versione insolitamente adolescenziale), dispiace quindi notare che lo script – soprattutto nella seconda parte – si avviti su sé stesso sino a spegnersi senza dare un degno finale a uno scoppiettante incipit. Sia ben chiaro, la pellicola si lascia vedere sino all’ultimo fotogramma e per buona parte del tempo riesce comunque a tenere lo spettatore vigile e curioso, però l’apertura faceva ben sperare di finire la serata gridando al capolavoro.
Con ambientazione che riprende le epoche andate e dominata da quella musica techno poco melodica e inadatta ad una serata canterina in compagnia di amici, quest’opera non ostenta troppa tecnologia e soprattutto non usa o abusa di effetti speciali e 3D, cosa che non solo funziona ma instilla addirittura una dose extra di buon umore negli spettatori che, unita al fatto che fosse l’ultimo film della lunga giornata, ne ha decretato la promozione.
Noto in Francia anche con lo pseudonimo di Mr. Oizo, Dupieux è un produttore discografico e musicista di successo che si dedica proprio a quel sound che qui viene portato all’estremo, autore di musiche che hanno contribuito a diffondere in quasi ogni casa del pianeta brand della moda casual, non stupisce quindi leggere che prima di arrivare qui abbia portato “Wrong Cops” al Sundance Film Festival (edizione 2013), in cui peraltro presentò anche “Wrong”. Ora però è arrivato il vostro turno, sta a voi giudicare se sia degno del premio del pubblico locarnese :)
Se siete curiosi di vedere qualche minuto ecco il trailer (in inglese) e vi ricordiamo che il film ha un suo sito ufficiale visibile a questo link
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”