Ogni bambina ha sognato il principe azzurro, ma quante crescendo si sono ricredute? Soprattutto alcune l’hanno veramente trovato? Poco cavaliere, sempre meno seduttore e corteggiatore, l’uomo moderno non assomiglia –ahinoi– all’eroe in armatura che salva la fragile dama arrivando al galoppo di un bianco destriero.
Colpa delle favole della buonanotte se oggi tristemente dobbiamo deporre armi e speranze? Oppure è la realtà ad essere così inaridita da non lasciare più spazio ai sogni? La regista francese Agnès Jaoui ci racconta una favola, anzi la mette realmente in scena sul palco di un asilo, e partendo dalla fine delle semplici e affascinanti tradizionali fiabe, introduce i personaggi della sua storia e le loro vite ingarbugliate.
“Quando meno te lo aspetti” è un film che, giocando sul continuo passaggio dal mondo fantastico a quello fuori dalla finestra, mostra i sogni che si scontrano con la realtà, racconta di favole che si scontrano con amori impossibili, gioca con una manciata di personaggi le cui vite s’incontrano, intrecciano, scontrano (!) facendoci sorridere, sperare e sicuramente sognare.
Abbiamo Laura la giovane sognatrice alla ricerca di un principe azzurro; Sandro il sognatore che vuole divenire un compositore affermato, dal rapporto conflittuale col solitario padre che lo mantiene; Pierre, il padre introverso, il compagno scontroso, l’uomo insicuro e terrorizzato che la fine sia vicina; e Marianne la brava insegnante, la comprensiva ex-moglie, la madrina paziente, la donna saggia alla ricerca di un nuovo inizio.
“Quando meno te lo aspetti” non è, come si potrebbe pensare, il remake francese del film di Gary Marshall di un decennio fa con protagonisti Kate Hudson, John Corbett e Joan Cusack (errore indotto da un titolo che può creare confusione nello spettatore), è anch’essa una commedia, una storia romantica, una favola, ma molto tradizionale e soprattutto gioca proprio sull’influenza dei racconti per bambini sulle nostre vite adulte.
Le illusioni e delusioni dei protagonisti sono descritte con battute dalla sottile ironia e (talvolta) sarcasmo, sono incorniciate da immagini che passano dal pittorico al filmico rendendo tutto molto dolce e surreale, e sono vivacizzate da toni e i colori sgargianti. Nulla è lasciato al caso, neppure che il nostro Sandro neo-Cenerentolo e al contempo principe azzurro sui generis perda il mocassino allo scoccare della mezzanotte mentre abbandona l’alcolica festa per recuperare la mamma a fine turno ☺
Favola per eterni sognatori, molto particolare nella scelta di scenografie, luce e colori, storia che appassionerà molto le dame e le giovani debuttanti, un film diverso nel panorama roboante e di grandi produzioni attualmente in cartellone, in grado di soddisfare coloro alla ricerca di quiete e di nuovi stimoli per la propria fantasia.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”