Luogo: Roma, una mattina di novembre tiepida e limpida, un meraviglioso auditorio gremito di bimbi ordinati, pazienti e muniti di occhialini 3D, e un manipolo di adulti, insegnati e quegli irriducibili accreditati cultura/stampa che dopo una lunga attesa sono riusciti a colmare le seggiole degli assenti, tutti curiosi e trepidanti attendono l’inizio della proiezione speciale della giornata.
Evento: Festival internazionale del Film di Roma – Alice nella Città, una mattinata di vera festa segnata da una carrellata di animazione in anteprima per le scuole locali. Il sole rende l’evento ancora più speciale e i piccoli ospiti, eccitati e attenti, fremono in attesa di conoscere Ralph Spaccatutto. La cosa è piuttosto curiosa perché Ralph era un compagno delle nostre scorribande adolescenziali, quando marinando la scuola, ci rifugiavamo nelle sale giochi per non farci scoprire da genitori, professori e bidelli.
Antefatto: Felix Aggiustatutto era un simpatico omino baffuto che grazie a un martello magico riparava la facciata di un palazzo, mentre l’antagonista Ralph con le sue grandi manone era la causa delle crepe nel muro. Il videogame a 8-bit degli ormai lontani anni ’80 è stato uno dei nostri giochi preferiti e temo che oggi farebbe davvero sorridere i ragazzi nati con l’avvento della PlayStation.
La storia: Ralph, dopo trent’anni di duro lavoro, si è stufato di impersonare il cattivo. Quest’omone di quasi tre metri ha infatti il cuore di burro, ha voglia infine di socializzare e di essere apprezzato dalla comunità, quindi un giorno decide di conquistare la sua medaglia per ottenere la stima e il rispetto della società benpensante. Così scappa e va a caccia della gloria. Inizia così una vera avventura all’interno prima di una futuristica realtà ostile, in cui il nostro eroe prende parte a un assalto a suon di bossoli, per poi catapultarsi nel mondo zuccherino e caramellato di Sugar Rush. In questo sdolcinato luogo, tra un bonbon e l’altro, Ralph intrerà l’eclettica Vanellope con la quale stringerà un’alleanza che, ironicamente, segnerà la crescita di entrambi sino alla svolta eroica.
Il problema: siamo all’interno di un videogioco e se Ralph non è al proprio posto il gioco verrà spento per sempre. Inizia quindi una vera e propria corsa contro il tempo in cui i protagonisti di Felix Aggiustatutto, Call of Duty e di Sugar Rush, appunto, uniscono i loro sforzi per rimettere ordine e far tornare tutti nel proprio ambiente. Nulla alla fine sarà però più lo stesso.
L’opera: il film è divertente, avvincente, coloratissimo ed ha ipnotizzato una platea intera. Per noi figli degli anni ’70 è stato un vero viaggio nella valle dei ricordi, particolarmente simpatico e a tratti nostalgico (questi sono i momenti in cui si avverte il peso di tutte le primavere che abbiamo sulle spalle, sigh!). Uno di quei casi quindi in cui grandi e piccini sono entrambi soddisfatti, un’animazione che riesce a far trattenere il fiato al suo pubblico, una favola con una morale in linea con la tradizione di Disney: una parabola sul libero arbitrio, sull’autostima, sul riscatto personale e sociale.
Voto: 7. Impossibile non consigliarlo per il riposo natalizio. Molti i ricordi, tanta l’avventura, manciate di risate vi attendono e la piccola chicca iniziale in bianco e nero è impagabile.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”