Proseguiamo il racconto dei gruppi di corti presentati al Milano Film Festival 2011 iniziato qui
GRUPPO F
Eccoci al gruppo che, a cuasa di un guasto del proiettore, si è fatto attendere da vera prima donna per abbondanti 40 minuti… Ristabilita la normalità tecnica, decido di esprimere la mia preferenza per “Las Palmas”, gradevole e surreale racconto delle avventure di una bambina di un anno (ma acconciata da tardona in vacanza) in un bar popolato da curiose marionette. Integrazione riuscita ed i gesti tipici del poppante trasformati in azioni adulte sono realmente divertenti.
GRUPPO G
Passiamo da un’animazione – anche se integrativa della realtà – ad un’altra decisamente più accentuata e computeristica: l’irlandese David O’Reilly, già noto al Milano Film Festival per il suo “Please say something” presentato due anni or sono, incanta nuovamente ed ottiene la mia nomination con “The external world”. Un corto ritmatissimo che si sviluppa tra frammenti di pura comicità, picchi di cinismo e schermate che ricordano i videogame degli anni ”80. Quindici minuti trascinanti!
GRUPPO H
Gruppo tutto sommato sottotono, ma impreziosito da un cortometraggio di Nash Edgerton, celebrato regista del cliccatissimo “Spider” (quasi un milione di visualizzazioni su Youtube!). Il mio voto viene dunque conteggiato per “Bear”, ultima produzione del film-maker australiano che prende il via con il tesissimo risveglio di una coppia e si sviluppa su una trama che diventa nerissima e decisamente sorprendente: undici minuti in 35 mm che si bevono come un sorso d’acqua fresca in un pomeriggio bollente.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.